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Immagine del redattoreMarina Clemente

Il passaggio dal Nido alla Scuola dell’Infanzia

Principio cardine: Nel passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia i bambini vanno accompagnati.



La transizione tra nido e scuola dell’infanzia costituisce sempre per il bambino un momento di crescita, ma diventa un’importante opportunità evolutiva se avviene nel rispetto di determinate condizioni.

Di seguito, riteniamo opportuno, soffermarci sulle caratteristiche dell’accompagnamento dal nido alla scuola dell’infanzia, alle quali è bene che gli adulti coinvolti riservino attenzione per il passaggio di ciascun bambino.

Tale accompagnamento – fatto di scelte, stili, pensieri, azioni – mette in primo piano la relazione tra adulto e bambino ed è caratterizzato da diversi fattori come , ad esempio, il riconoscimento del significato evolutivo di questa transizione,la fiducia nelle capacità del bambino, la consapevolezza dei vissuti che questo passaggio suscita nei bambini che si traduce operativamente in un'azione di sostegno della loro curiosità, di ascolto e accoglienza delle emozioni e della promozione della capacità dei bambini di elaborarle progettando, per loro, situazioni favorevoli ( attraverso relazioni, ambiente e attività).

L’esperienza del passaggio dei bambini dal nido alla scuola dell’infanzia è necessario che sia favorita da occasioni di familiarizzazione con il nuovo contesto.

Con “familiarizzazione” si intende la possibilità per il bambino che frequenta l’ultimo anno di nido di visitare e vivere esperienze alla scuola dell’infanzia accompagnato dai propri compagni e dalle proprie educatrici/educatori. In questo modo può incontrare il “nuovo” avendo a fianco la propria “base sicura” e così aprirsi più serenamente a tale incontro e alla curiosità che suscita.


Si precisa che non è essenziale che la scuola dell’infanzia con cui il bambino entra in contatto sia quella in cui verrà poi effettivamente inserito; ciò che conta è che possa fare esperienza del contesto scuola dell’infanzia, di ciò che la identifica per continuità e per differenza rispetto al nido (spazi, gruppi, età, relazioni, ritmi ecc.) e così ancorare i propri vissuti e fantasie a un piano di realtà.

Sicuramente i tempi, vista l’emergenza sanitaria, non sono dei migliori ma l’azione di familiarizzazione può avvenire anche offendo al bambino l’opportunità di vivere momenti condivisi avviando specifici percorsi comuni ai due contesti.


Per accogliere il bambino proveniente dal nido è importante progettare spazi, tempi, attività, relazioni.


A tal scopo occorre tener presente che vi è un tempo in cui il bambino è fisicamente nella scuola dell’infanzia ma per altri aspetti “non è ancora lì...”.

Perciò per accogliere il bambino e farlo sentire accolto è importante che la scuola dell’infanzia riconosca il suo bisogno di trovare un ambiente compatibile con quello che ha lasciato.

Anche i genitori fanno parte del processo della continuità e vanno accompagnati nel passaggio


Anche per i genitori, protagonisti assieme ai bambini e agli adulti educatori dei percorsi di continuità, il passaggio alla scuola dell'infanzia è un momento emotivamente importante sia nel caso abbiano già avuto esperienza di contesti educativi 0-3 sia che vi accedano per la prima volta.

Nel primo caso i genitori lasciano un contesto significativo dal punto di vista affettivo ed educativo con il quale hanno affrontato la prima separazione dal loro bambino e la sua entrata in una vita sociale allargata. Nel secondo caso i genitori vanno incontro ad una realtà tutta da conoscere che di fatto costituisce per l’intero nucleo familiare il primo accostamento ad un servizio educativo.

Il genitore può anche andare incontro alla scuola dell’infanzia con vissuti ambivalenti: curiosità e aspettative positive per le opportunità di crescita che il nuovo contesto mette a disposizione, ma anche dubbi rispetto a come il bambino reagirà al passaggio e a come il nuovo contesto lo accoglierà.

È chiaro che l’atteggiamento più o meno aperto e positivo con cui i genitori affrontano questo momento incide fortemente sul modo con cui lo affronta il bambino, quindi sulla possibilità che la transizione si configuri come un’occasione pienamente evolutiva.

Per sviluppare un atteggiamento positivo rispetto al passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia del loro bambino è necessaria l​a partecipazione dei genitori alla continuità ​e l’accompagnamento dei genitori nell’affrontare il passaggio.

La partecipazione dei genitori come partner competenti ai significati e alle pratiche relative alla transizione consente loro: di comprendere i vissuti positivi ma anche negativi dei loro bambini di fronte al passaggio; di riconoscersi un ruolo importante nel promuovere i primi e accogliere i secondi; di partecipare a tale processo.


Fare tutto ciò non da soli, ma affiancati da professionisti dell’educazione: l’affiancamento attivato da insegnanti e educatrici/educatori si qualifica nella capacità di contenere i vissuti del passaggio proponendosi come esempio di “buoni contenitori”, cioè capaci di accogliere tali vissuti e di promuoverne l’elaborazione.

Con queste brevi indicazioni, l’intento del nostro Servizio educativo è di porre attenzione e valore all’incontro tra nido e scuola dell’infanzia in una prospettiva 0-6 garantendo ai bambini e alle loro famiglie un percorso che tenga conto della dimensione affettiva legata al passaggio e quindi al riconoscimento e all’ascolto delle esperienze di ogni singolo.

Con il pensiero ed il cuore, Il Castello di Piccole Scintille

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